Dalle impronte trovate sul terreno, gli antropologi hanno potuto stabilire che l'australopiteco iniziò a camminare su due piedi, cominciando il processo di evoluzione che lo allontanerà dall'aspetto scimmiesco (al quale ancora assomiglia) per avvicinarlo a quello umano.
Un'importantissima scoperta, avvenuta nel 1974, ha permesso agli scienziati di ricostruire uno scheletro quasi completo di australopiteco femmina, divenuta famosa con il nome di Lucy.
Aspetto fisico dell'australopiteco e abitudini
Grazie a Lucy sappiamo che aspetto avessero: alti poco più di un metro e con il corpo ricoperto di peli, l'arcata sopraccigliare sporgente e la fronte bassa, la mandibola pronunciata e la dentatura molto sviluppata, anche perché si nutrivano di radici, bacche e frutti selvatici, cibi che richiedevano una lunga masticazione.
Lucy viveva in gruppo, e le sue preoccupazioni principali erano quelle di trovare un riparo e cibo.
Non utilizzando più le mani per camminare, l'australopiteco iniziò a usarle a scopo difensivo per tirare rami e sassi in caso di pericolo, o per schiacciare i gusci dei frutti con le pietre, iniziando a comprendere l'uso degli utensili e migliorando la propria manualità.
Per difendersi dagli animali feroci, o per difendere il proprio territorio da altri gruppi estranei al proprio nucleo, utilizzava sassi e rami appuntiti, armi rudimentali utili anche nella caccia ai piccoli animali, soprattutto nei periodi di siccità quando le piante, la sua alimentazione prediletta, diventavano più rade.
Per difendersi dagli animali feroci, o per difendere il proprio territorio da altri gruppi estranei al proprio nucleo, utilizzava sassi e rami appuntiti, armi rudimentali utili anche nella caccia ai piccoli animali, soprattutto nei periodi di siccità quando le piante, la sua alimentazione prediletta, diventavano più rade.
Come cacciava l'australopiteco
L'australopiteco non era ancora in grado di cacciare grandi animali ma poteva catturare piccole prede, si appostava di fronte alle tane e attendeva con pazienza il momento della cattura.
Inoltre integrava la sua dieta nutrendosi del midollo osseo che estraeva dalle ossa di carcasse di animali già morti, per poi usare quelle stesse ossa frantumate come armi e utensili.
Il pollice opponibile
La principale rivoluzione dell'australopiteco fu quella della manualità, grazie al pollice opponibile infatti riuscì a sviluppare l'abilità manuale che gli permise di creare oggetti rudimentali e di compiere movimenti e azioni sempre più complesse, stimolando il cervello per ingegnarsi a sopravvivere in un ambiente che era tutto tranne che sicuro.
Australopitechi o Australopiteci?
Il plurale correntemente utilizzato per il termine "australopiteco" è "australopitechi", per quanto anche la forma australopiteci sia corretta anche se meno utilizzata.
Se ti aspetti un'interrogazione sull'australopiteco puoi aiutarti nello studio con la filastrocca della mia amica Lucy, ti aiuterà a memorizzare tutto quello che serve sapere!
PREISTORIA
la filastrocca dell'australopiteco
Ultimo aggiornamento: ottobre 2020
questo testo è servito molto a mia figlia che ha preso 10
RispondiEliminaUhao!!!
EliminaAccidenti.!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaavete fatto un errore di grammatica. correggete grazie, dalla terza b della scuola g.verdi
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione, il refuso era più di uno in effetti per via di un salvataggio parziale in fase di modifica.
RispondiEliminaavete sbagliato il collegamonto con Homo abilis perchè quando clicco esce la pagine del Homo erectus
RispondiEliminaper il resto complimenti!
è spiegato davvero bene
:)
Mi e stato utile
RispondiEliminaMi è stato utile
RispondiEliminaA me non tanto😮
RispondiEliminaUtile e ben fatto. Ho trovato tutte le risposte che cercavamo
RispondiEliminaUtile e ben fatto, ho trovato tutte le risposte che cercavamo.
RispondiEliminaScusate da cosa si ripara a l'australopiteco?
RispondiEliminaDagli animali feroci innanzitutto, e dalle intemperie
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