Ironia a parte, io una pagina a Galba l'ho dedicata comunque, non per difenderlo o condannarlo ma almeno per riconoscergli di averci provato, in un momento in cui mettersi in gioco e accettare la corona significava andare contro a morte certa...
Dopo la sua morte, i giochi di potere lasciano spazio a Salvio Otone, che sarà un equilibrista meno bravo di Galba, durando appena tre mesi. Se Galba era stato sostenuto dalla provincia spagnola, Otone aveva dalla sua parte i pretoriani di Roma, e fu uno dei cospiratori a dare il ben servito a Galba. Nello stesso tempo, però, la Germania voleva sul trono Vitelio ed era pronta a farlo eleggere a tutti i costi!
Otone era già introdotto nell'ambiente di corte, era infatti il marito di Poppea, quella stessa Poppea di cui si era innamorato il suo amico d'infanzia Nerone, soffiandogliela da sotto il naso e spedendolo in Lusitania per non sentirlo protestare... Cornuto e mazziato... Otone si scontrò con le truppe di Vitelio presso Cremona e subì una pesante sconfitta, in seguito alla quale si suicidò, probabilmente per evitare guerre sanguinose e lunghe agli eserciti imperiali.
Anche il regno e il destino di Vitelio non furono diversi, dopo 3 mesi morì per lasciare il campo a Vespasiano.
Tutto questo accadeva a ridosso degli anni 68 e 69.
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